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2 settimane fa
Studio Legale Michielan

👉XXV - Convegno di Studio “Il Convegno di Castelfranco” , dal tema : “ LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E LA MINI - SANATORIA EDILIZIA EX D.L. N. 69/2024 CONV. IN LEGGE N. 105/2024 “DECRETO SALVA CASA”, organizzato dal “Patron” Avv. Primo Michielan e dall’avv. Andrea Michielan, in collaborazione con l’Assocuazione Veneta degli Avvocati Amministrativi , in ricordo del Prof. Avv. Leopoldo Mazzarolli ed in memoria dell’avv. Francesco Mazzorolli , si terrà venerdì 29 novembre 2024, presso il teatro accademico di Castelfranco Veneto.

👉Dopo i saluti istituzionali di Stefano Marcon ( sindaco di Castelfranco nonché presidente della Provincia di Treviso), di Marco Della Pietra Presidente Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana), dell’Avv. Alessandro Veronese (Presidente Associazione Veneta degli Avvocati Amministrativisti) e dell’avv. Alberto Borella, si svolgerà la prima sessione dei lavori presieduta dal Prof. Avv. Ludovico Mazzaroli e si assisterà alle relazioni del Prof. Avv. Bruno Barel, del Prof. Avv. Alessandro Calegari, dell’Arch. Salvina Sist, del Prof. Avv. Luigi Garofalo, del Prof. Avv. Luigi Cortese e dell’Avv. Primo Michielan.

👉La seconda sessione di studio sarà presieduta dal Dott. Leonardo Pasanisi ( Presidente del TAR Veneto) e si assisterà alle relazioni del Prof. Avv. Marino Breganze, del Prof. Dott. Matteo Ceolin, del Prof. Avv. Enrico Mario Ambrosetti, del Prof. Avv. Carola Pagliarin.
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👉XXV - Convegno di Studio “Il Convegno di Castelfranco” , dal tema : “ LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E LA MINI - SANATORIA EDILIZIA EX D.L. N. 69/2024 CONV. IN LEGGE N. 105/2024 “DECRETO SALVA CASA”, organizzato dal “Patron”  Avv. Primo Michielan e dall’avv. Andrea Michielan, in collaborazione con l’Assocuazione Veneta degli Avvocati Amministrativi , in ricordo del Prof. Avv. Leopoldo Mazzarolli ed in memoria dell’avv. Francesco Mazzorolli , si terrà venerdì 29 novembre 2024, presso il teatro accademico di Castelfranco Veneto.

👉Dopo i saluti istituzionali di Stefano Marcon ( sindaco di Castelfranco nonché presidente della Provincia di Treviso), di Marco Della Pietra Presidente Centro Studi Amministrativi della Marca Trevigiana), dell’Avv. Alessandro Veronese (Presidente Associazione Veneta degli Avvocati Amministrativisti) e dell’avv. Alberto Borella, si svolgerà la prima sessione dei lavori presieduta dal Prof. Avv. Ludovico Mazzaroli e si assisterà alle relazioni del Prof. Avv. Bruno Barel, del Prof. Avv. Alessandro Calegari, dell’Arch. Salvina Sist, del Prof. Avv. Luigi Garofalo, del Prof. Avv. Luigi Cortese e dell’Avv. Primo Michielan.

👉La seconda sessione di studio sarà presieduta dal Dott. Leonardo Pasanisi ( Presidente del TAR Veneto) e si assisterà alle relazioni  del Prof. Avv. Marino Breganze, del Prof. Dott. Matteo Ceolin, del Prof. Avv. Enrico Mario Ambrosetti, del Prof. Avv. Carola Pagliarin.

Anche il Comune di Volpago del Montello (assistito dall'avvocato Alessandro Michielan) è tra le parti civili ammesse nel procedimento contro il 33enne Mirco Poloniato e la madre, la 65enne Giovannina Bortolomiol, accusati di essere i responsabili dell'incendio doloso – gli viene contestata anche la frode assicurativa - avvenuto la sera dell'Epifamia del 2022 e che ha distrutto buona parte dello stabilimento della Pmg Trasporti di Volpago del Montello. L'amministrazione comunale chiede il risarcimento per i danni da inquinamento ambientale, in particolare l'acqua utilizzata per spegnere le fiamme e quella contaminata dalle sostanze nocive che sarebbe finita nelle caditoie rischiando di compromettere le falda. Il comune aveva inoltre attivato la protezione civile e la Polizia Locale, oltre agli uffici competenti.
«L'interesse dell'Amministrazione di Vedelago è quello di tutelare l'incolumità pubblica - spiega l'avvocato Michielan - abbiamo deciso per la costituzione come parte civile per i costi amministrativi che sono stati sostenuti nell'emissione delle varie ordinanze urgenti richieste da Arpav in relazione alla contaminazione delle acque e per i costi di smaltimento dei rifiuti residui dell'incendio. Inoltre c'è un danno inerente allo sviamento delle funzioni». Il gup Marco Biagetti ha ammesso oggi, 16 ottobre, anche la costituzione degli istituti di assicurazione (ad eccezione di quelli che avevano assicurato cose detenute in deposito della Pmg), la società che aveva erogato il leasing per il capannone andato distrutto e della Tenuta di Collalbrigo, che aveva stoccate nell'azienda svariate bottiglie di vino che andarono irrimediabilmente perdute. L'udienza preliminare è stata quindi aggiornata al 26 febbraio prossimo quando i due imputati verranno giudicati con il rito abbreviato.
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Nessun abbattimento del Palazzo a quattro piani in Castelfranco Veneto, con visuale su Piazza Giorgione su causa seguita dallo studio legale Michielan di Mogliano Veneto avv. Primo ed associati Andrea, Francesca ed Alessandro: prevalgono gli interessi pubblici concreti ed attuali, c. d. “flessibili “, non esaminati in precedenza dal TAR e dal Consiglio di Stato, con ordine al Comune di far demolire. Dopo dieci anni di contenzioso, con
due sentenze del Consiglio di Stato del 2019 e del 2023 e passaggio prima in Corte Costituzionale e poi in Corte di Cassazione, il TAR Veneto Sez. II, con recente dichiarazione sentenza del 2 .07. . 2024, pone un punto fermo sull’autonomia del Comune a dar esecuzione a sentenze amministrative, escludendo ogni automatismo vincolato all’ordine giurisdizionale di demolizione , qualora il Comune abbia valutato, come nel caso che poteva interessare anche altri palazzi in Castelfranco, ulteriori elementi: quali il legittimo affidamento o meno, maturato in capo alla costruttrice ed altri interessi pubblici “ flessibili”. A questa conclusione giudiziaria a favore del Comune si è giunti con l’assistenza alle Corti Supreme ed ora al TAR Veneto.
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Nessun abbattimento del Palazzo a quattro piani in Castelfranco Veneto, con visuale su Piazza Giorgione su causa seguita dallo studio legale Michielan  di Mogliano Veneto avv. Primo ed associati Andrea, Francesca ed Alessandro: prevalgono gli interessi pubblici concreti ed attuali, c. d. “flessibili “, non esaminati in precedenza dal TAR e dal Consiglio di Stato, con ordine al Comune di far demolire.                    Dopo dieci anni di contenzioso, con 
 due sentenze del Consiglio di Stato del 2019 e del 2023 e passaggio prima in Corte  Costituzionale  e poi in Corte di Cassazione, il TAR Veneto Sez. II, con recente dichiarazione sentenza del 2 .07. . 2024, pone un punto fermo sull’autonomia del Comune a dar esecuzione a sentenze amministrative, escludendo ogni automatismo vincolato all’ordine giurisdizionale di demolizione ,  qualora il Comune abbia valutato, come nel caso che poteva interessare anche altri palazzi in Castelfranco,  ulteriori elementi:   quali il legittimo affidamento o meno, maturato in capo alla costruttrice ed altri interessi pubblici “ flessibili”. A questa conclusione giudiziaria a favore del Comune  si è giunti con l’assistenza alle Corti Supreme ed ora al TAR Veneto.

Mogliano Veneto - il Fotovoltaico inidoneo - paesaggio ambiente energia e agricoltura.

Arch. Davide Bortalato - Sindaco
Prof. Giovanni Campeol - Docente Iuav Venezia
Dott. Andrea Pellizon - Presidente quartiere Nord
Avv. Andrea Michielan - Foro di Treviso
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Mogliano Veneto - il Fotovoltaico inidoneo - paesaggio ambiente energia e agricoltura.

Arch. Davide Bortalato     - Sindaco 
Prof.  Giovanni Campeol  - Docente Iuav Venezia
Dott.  Andrea Pellizon      - Presidente quartiere Nord 
Avv.   Andrea Michielan   - Foro di Treviso

La Corte d’Appello di Venezia con recente sentenza n. 789/2024 del 23.04.2024 (Pres. G. Santoro – Rel. I. Vono – parti T.G. (avv.ti
Michielan) c/ Comune di Rossano Veneto (avv. A. Munari), compie un passo avanti decisivo verso la giustizia sostanziale ed aggiorna
l’ampiezza del sistema di ripetizione dell’indebito pagamento oggettivo ex art. 2033 c.c, alla luce della giurisprudenza della Corte
EDU sull’art. 1 Prot. add. CEDU e di quella della Corte Costituzionale n. 8 del 27.11.2023, estendendo i casi di assoluta e temporanea inesigibilità dell’indebito oggettivo, valorizzando ex art. 1175 c.c. la tutela dell’affidamento legittimo ovvero della buona
fede oggettiva del percipiente.
Il creditore pubblico o privato, pur vincolato all’esercizio della sua pretesa di restituzione, deve tener indebita considerazione
l’affidamento legittimo ingenerato nel beneficiario, tra cui le personali condizioni di vita, economico-patrimoniali, che
giustificano la rateizzazione ovvero l’inesigibilità parziale, financo totale, della prestazione restitutoria, allorché siano compromesse le esigenze primarie dell’esistenza.
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La Corte d’Appello di Venezia con recente sentenza n. 789/2024 del 23.04.2024 (Pres. G. Santoro – Rel. I. Vono – parti T.G. (avv.ti
Michielan) c/ Comune di Rossano Veneto (avv. A. Munari), compie un passo avanti decisivo verso la giustizia sostanziale ed aggiorna
l’ampiezza del sistema di ripetizione dell’indebito pagamento oggettivo ex art. 2033 c.c, alla luce della giurisprudenza della Corte
EDU sull’art. 1 Prot. add. CEDU e di quella della Corte Costituzionale n. 8 del 27.11.2023, estendendo i casi di assoluta e temporanea inesigibilità dell’indebito oggettivo, valorizzando ex art. 1175 c.c. la tutela dell’affidamento legittimo ovvero della buona
fede oggettiva del percipiente.
Il creditore pubblico o privato, pur vincolato all’esercizio della sua pretesa di restituzione, deve tener indebita considerazione
l’affidamento legittimo ingenerato nel beneficiario, tra cui le personali condizioni di vita, economico-patrimoniali, che
giustificano la rateizzazione ovvero l’inesigibilità parziale, financo totale, della prestazione restitutoria, allorché siano compromesse le esigenze primarie dell’esistenza.

Il Tar del Veneto , Sez IV, con sentenza n. 1311/2024 del 05.06.2024 ha rigettato il ricorso avverso il decreto regionale negativo alla costruzione ed esercizio di un impianto di produzione e liquefazione di biometano, alimentato da sottoprodotti agricoli, dichiarando l’ inammissibilità della censura sotto il profilo del difetto di interrsse ad agire.
Invero, il ricorrente è tenuto alla contestazione immediata dei pareri vincolanti già idonei ad imprimere un indirizzo ineluttabile e non già limitarsi ad impugnarli solo unitamente al provvedimento finale di diniego.
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Il Tar del Veneto , Sez IV, con sentenza n. 1311/2024 del 05.06.2024 ha rigettato il ricorso avverso il decreto regionale negativo alla costruzione ed esercizio di un impianto di produzione e liquefazione di biometano, alimentato da sottoprodotti agricoli, dichiarando l’ inammissibilità della censura sotto il profilo del difetto di interrsse ad agire.
Invero, il ricorrente è tenuto alla contestazione immediata  dei pareri vincolanti già idonei ad imprimere un indirizzo ineluttabile e non già limitarsi ad impugnarli solo unitamente al provvedimento finale di diniego.

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Il Tar Veneto ha rigettato il ricorso presentato dalla ditta Green Energy Cavarzere srl, promotrice dell’impianto Biometano di Ca’ Venier.

Ottima notizia per la nostra città che conferma ancora una volta la bontà delle difese sostenute dall’amministrazione comunale e dal sottoscritto.

Ringrazio i Colleghi Michielan che hanno sostenuto con massima professionalitĂ  le nostre difese, portando il TAR a rigettare il ricorso presentato.

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